Q Code Magazine

12 Ottobre 2020

Premessa

Da diversi anni collaboro con Q Code Magazine, un sito che i direttori Christian Elia e Angelo Miotto hanno definito di “geopoetica”. Loro hanno una storia di giornalismo solida alle spalle e tuttora la esercitano – hanno aperto Q Code dopo che la loro esperienza con “E”, il mensile di Emergency, giunse al termine.

A bordo

Q Code mi ha accolto, con pratica semplicità, dopo l’invio di un messaggio in cui chiedevo se poteva interessare loro pubblicare le mie vignette. Avevo iniziato a disegnare di nuovo dopo una ventina d’anni e per la prima volta osavo proporre i disegni a qualcuno. “Qui siamo tutti volontari”, mi risposero prontamente: “se ti va bene, benvenuto a bordo”. Sono passati cinque anni – forse sei, o quattro, non sono bravo con le date – e la collaborazione non solo continua ma si è evoluta in modi per me impensabili all’inizio.

La realtà è complicata

Un laboratorio, uno spazio aperto a chi ha qualcosa da dire. Una redazione volante formata da una ventina di persone sparse in tutto il mondo. Un giornale che in piena controtendenza rispetto ai tempi ha deciso a un certo punto di investire sulla lunghezza dei testi perché, come scrive spesso Angelo, “la realtà è complicata”. Chi entra nel sito sa che si deve mettere comodo, che non troverà articoli scritti in fretta e furia per arrivare prima della concorrenza. Ci sarà pure un vantaggio a mettere in piedi una cosa gratuitamente. Non avere il bisogno di riempire le pagine e gli articoli con pubblicità invasive e redazionali pagati piuttosto discutibili. Senza pretendere di dire la Verità, quella con la maiuscola di cui si fregiano quelli che hanno solo certezze, ma con la consapevolezza di dire una verità.

Percorso al contrario

In questi anni, insieme ai due direttori e ai collaboratori e collaboratrici della rivista, abbiamo prodotto ebook scaricabili dal sito, storie di pugili e di muri. Nel 2018 mi è stata affidata la realizzazione e gestione del nuovo sito.
A novembre dello scorso anno, grazie alla determinazione dei direttori e all’intuizione di Riccardo Burgazzi di Prospero Editore, Q Code è diventato anche un semestrale cartaceo, giunto alle porte del numero 3. Dove in genere nasce prima la rivista e poi il sito qui accade il contrario.

Non è solo giornalismo

Centosessanta pagine a complemento dei contenuti del sito. La prima occasione per me di cimentarmi in una storia illustrata lunga dieci pagine, grazie anche al fantastico spirito di iniziativa di Sofia Nardacchione che mi ha proposto la storia di Bruno Caccia, magistrato ucciso in Piemonte dalla ‘ndrangheta. Il semestrale raccoglie contenuti a tema – per il primo numero è stata scelta la parola “muri”, per il secondo “identità”.

Mi piace ancora come nei primi giorni collaborare con Q Code Magazine – tra i tanti motivi di questo piacere, per quei momenti di tensione che, quando si superano, rendono i rapporti umani molto più interessanti. Ma anche e soprattutto perché la redazione, sparsa in tutti gli angoli del globo, è composta da persone che non se la tirano. Però magari mette in piedi una situazione che offre ospitalità e spazio per lavorare a giornalisti minacciati o ostacolati nell’esercizio del loro lavoro.

Collegamenti

Q Code Magazine
il sito

Q Code
il semestrale nel sito di Prospero Editore

Q Code numero 3
per prenotare il numero 3 in uscita a novembre 2020